L’attuale vicepresidente Usa, Kamala Harris guadagna terreno su Donald Trump secondo un sondaggio di Reuters-Ipsos.
Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti, ha guadagnato terreno significativo nella corsa per la Casa Bianca, distanziando di sette punti percentuali l’ex presidente Donald Trump.
Secondo un recente sondaggio condotto da Reuters-Ipsos, riportato da La Stampa, ha ottenuto il 47% dei consensi degli elettori. Mentre il Tycoon si attesta al 40%.
Questo rappresenta un miglioramento rispetto ai dati raccolti l’11 e 12 settembre, quando il suo vantaggio era di soli cinque punti.
Il nuovo confronto tra Trump e Harris
L’attenzione ora si sposta sul prossimo confronto tra i due candidati, che avverrà in modo insolito. Non un vero e proprio dibattito, ma due interviste separate trasmesse dalla rete in lingua spagnola Univision.
Questa scelta sottolinea l’importanza del voto ispanico, che rappresenta la più grande minoranza negli Stati Uniti con oltre 36 milioni di aventi diritto di voto.
“Ci sono più di 36 milioni di ispanici aventi diritto di voto negli Stati Uniti, la più grande minoranza del Paese che ha il potere di influenzare l’esito della corsa per la Casa Bianca e il futuro della nazione,” ha dichiarato la rete in un comunicato stampa.
Trump sarà intervistato l’8 ottobre da Miami, mentre Harris parlerà al pubblico due giorni dopo, il 10 ottobre, da Las Vegas.
Il programma di Kamala Harris
Oltre al confronto televisivo, Kamala Harris sta preparando un discorso cruciale in cui delineerà la sua filosofia economica, descritta come “pragmatica” e “capitalista“.
Questo intervento avverrà all’Economic Club di Pittsburgh, nella Pennsylvania, uno stato swing fondamentale per vincere le elezioni.
“Parlerà della sua filosofia economica, dei suoi piani per proteggere ed espandere la classe media, di come la sua visione è in netto contrasto con l’approccio di Trump,” afferma un funzionario della campagna di Harris.
Il discorso della vice presidente si pone come risposta diretta al piano economico di Trump, che si basa su politiche protezioniste, tagli alle tasse e aumento dei dazi.